La Provincia di
Salerno ha stabilito di affrontare,
in coerenza con le linee generali
del Piano Territoriale di
Coordinamento, la programmazione di
alcune aree del proprio territorio
nelle quali l’urgenza dei problemi
e la velocità delle dinamiche di
trasformazione in atto non
consentivano il rinvio delle
decisioni alla conclusione dell’iter
di formazione del PTC.
Intervenire in
tempi brevi in ambiti caratterizzati
da particolare vulnerabilità o
interessati da dinamiche di
trasformazione sempre più veloci,
fornire indirizzi per la redazione
degli strumenti urbanistici comunali
e fattibilità reale ai patti
territoriali, ai contratti d’area
e ai PIT, intraprendere azioni di
difesa dal rischio non più
rinviabili, dare slancio alla
valorizzazione turistica di aree
strategiche per l’economia della
Provincia, tutto ciò ha imposto di
seguire un metodo diverso da quello
tradizionale della pianificazione
gerarchicamente eseguita, che
avrebbe comportato l’approvazione
del Piano di coordinamento e, poi,
la pianificazione per aree.
La programmazione
intrapresa su queste aree è stata
esplicata sulla base di un costante
confronto con il lavoro di
formazione del Piano di
coordinamento, di cui ha via via
recepito gli elementi conoscitivi
che emergevano con l’evolversi del
lavoro; di contro, anche il Piano di
coordinamento si arricchiva dei
contributi, delle proposte e delle
idee derivanti dalla programmazione
per ambiti. Si è concretizzato,
pertanto, con questa alternanza tra
generale e particolare, un processo
pianificatorio dinamico, rivelatosi
di grande utilità ed efficacia per
il governo del territorio.
Un ruolo
preminente nell’ambito della
strategia provinciale è quello
affidato ai "Concorsi di
idee", banditi per realizzare
approfondimenti e individuare una
serie di linee guida fattibili per
quegli ambiti territoriali che, fin
da questa fase, avevano bisogno di
soluzioni non più rinviabili,
impegnando nelle soluzioni risorse
intellettuali interdisciplinari,
quali architetti, ingegneri,
urbanisti, agronomi, geologi,
economisti…
Quale funzionario
Responsabile dei procedimenti
concorsuali attivati ho verificato
che la strategia adottata si è
rivelata fondamentale per l’acquisizione
del consenso sulle scelte operate
dalla Provincia di Salerno perché
essa ha coinvolto i Comuni nella
pianificazione provinciale fin dalle
fasi iniziali del processo. È in
tale fase, infatti, che si
definiscono le linee di intervento
ed è qui che l’espressione dei
pareri e delle volontà possono
realmente costituire elemento di
arricchimento dei contenuti del
piano e di superamento delle
conflittualità (le osservazioni a
posteriori, quelle previste dalla
normativa urbanistica come
"apporto collaborativo"
alla formazione dei piani, molto
spesso sono poco utili).
I concorsi di
idee sono aperti a gruppi
interdisciplinari, comprendenti
almeno un architetto o urbanista, un
ingegnere, un agronomo, un geologo.
L’articolazione
concorsuale è in due fasi.
In un primo tempo
è richiesta la presentazione dei
curricula professionali riferiti
alle aree tematiche oggetto del
concorso.
I primi sei
gruppi selezionati sono invitati a
partecipare alla seconda fase
concorsuale e, cioè, all’elaborazione
di un progetto-idea sui temi
stabiliti dal bando, mediante la
presentazione di tre tavole in
formato A0, una relazione di
accompagnamento di 10 cartelle ed
una relazione di fattibilità.
Una seconda
giuria, ai cui lavori possono
assistere i sindaci dei comuni
interessati, dopo aver esaminato i
progetti idee, presentati in forma
anonima, individua il progetto
vincitore; solo a questo punto
vengono aperti i plichi contenenti i
nominativi dei componenti del gruppo
e viene effettuato l’abbinamento
gruppo-progetto idea.
Al vincitore del
concorso è assegnato un premio di
£ 60.000.000, agli altri gruppi un
rimborso spese di £ 15.000.000.
Dopo il concorso
di idee sulla "Riqualificazione
della fascia litoranea", vinto
dal gruppo "Tetraktis",
coordinato dal prof. Aldo Loris
Rossi, è stato espletato quello sul
tema "Riqualificazione
ambientale e riordino
urbanistico-edilizio dell’agro
nocerino-sarnese finalizzati alla
tutela ed alla valorizzazione delle
risorse dell’area".
Come per l’altro
concorso di idee, dal confronto con
i Comuni di Angri, Scafati, Pagani,
Corbara, S. Egidio del Monte Albino,
Nocera Inferiore, Nocera Superiore,
S. Marzano sul Sarno, S. Valentino
Torio, Sarno, Siano, Castel S.
Giorgio, Roccapiemonte, compresi
nell’area di intervento, sono
stati definiti i seguenti obiettivi:
– raccordo
tra la ferrovia circumsalernitana e
la ferrovia circumvesuviana. Il
diverso scartamento delle due linee
comporta la creazione a Sarno di un
nodo di interscambio ferro-ferro che
dovrà essere adeguatamente
attrezzato;
– eventuale
utilizzo delle predette linee
ferroviarie anche per il trasporto
merci collegato principalmente alle
industrie agro-alimentari;
– individuazione
di due nuovi assi alternativi alla
statale 18 e ad essa paralleli,
nella fascia tra l’autostrada
Napoli-Salerno e Caserta-Mercato S.
Severino-Salerno, prevalentemente
attraverso l’utilizzo dei
tracciati viari già esistenti, con
l’obiettivo di trasferire,
mediante opportuni raccordi alla
viabilità ortogonale esistente, i
flussi di attraversamento
attualmente presenti sulla SS 18;
– individuazione
di fasce di rispetto della
riqualificazione ambientale del
fiume Sarno, da attuare mediante
intervento di rinaturalizzazione
dell’alveo e della fascia lungo
gli argini, di concerto con le opere
a realizzarsi per il disinquinamento
del bacino del fiume;
– delocalizzazione
graduale degli insediamenti
industriali presenti lungo le sponde
del fiume Sarno;
– individuazione
di aree per la razionalizzazione e l’accorpamento
degli insediamenti produttivi;
– recupero
e salvaguardia dei lotti agricoli e
dei manufatti storici, finalizzati
alla tutela ed alla valorizzazione
delle attività agricole;
– eventuali
riconversioni colturali, da definire
sulla base di apposite indagini
settoriali;
– riordino
urbanistico e funzionale dell’area;
– individuazione
di politiche per il recupero del
patrimonio edilizio esistente e
delle aree dismesse;
– abusivismo
edilizio: individuazione di aree
oggetto di Piani di Recupero ed
eventuali proposte per la
delocalizzazione dei manufatti
abusivi;
– valorizzazione
delle aree archeologiche.
I gruppi
interdisciplinari ammessi alla
presentazione dei progetti-idee sono
quelli coordinati dall’arch.
Giovanni Caudo (Il principio era
l’acqua), dall’ing. Pier
Angiolo Cetica (Azione Vesuvio
est), dall’arch. Riccardo
Dalisi (Stil novo), dall’arch.
Guido Ferrara (Agrodolce),
dall’arch. Carmine Gambardella (Città
centuriata e l’ordine ritrovato),
dall’arch. Antonio Lavaggi (πανтα
ρει),
tutti ammessi a presentare le idee
progetto.
Vincitore del
Concorso è risultato il gruppo
"Il principio era l’acqua"
coordinato dall’arch. Giovanni
Caudo di Roma, ma tutte le proposte
finaliste sono state reputate di
grande interesse per la
programmazione dell’area. In ogni
caso tutte hanno posto l’accento
sulla necessità della
riqualificazione ambientale e del
riordino complessivo dell’area,
definita come "la città dell’agro".
Essa è strutturata dal reticolo
idrografico del bacino del Sarno,
elemento centrale del sistema
insediativo storico. La
riqualificazione della "risorsa
acqua" è per tutti i gruppi
elemento forte per la
programmazione, insieme alla
valorizzazione dell’agricoltura
che muove dall’individuazione di
strumenti concreti per ridurre i
processi di consumo di suolo.
Si propone la
razionalizzazione del sistema
infrastrutturale, evitando la
realizzazione di nuove strade, ma
puntando sulla linea ferroviaria,
che serve buona parte dei centri e
che può essere collegata con la
linea vesuviana, e sulla
realizzazione di centri intermodali
situati in prossimità dei
principali nodi stradali, a servizio
del traffico pesante e del polo
industriale. Interessante è anche l’ipotizzato
miglioramento della qualità urbana
dei centri che dovrebbe essere
attivato grazie alla valorizzazione
del loro patrimonio storico,
artistico, archeologico e naturale.
Insomma una serie
di proposte interessanti, corredate
da una relazione di fattibilità, da
assumere come riferimento per la
programmazione successiva e che
potranno essere esaminate in
dettaglio in occasione di una mostra
organizzata dalla Provincia di
Salerno e dal Patto Territoriale che
sarà allestita a breve presso la
sede della "Patto Agro
SpA".
È nella fase
conclusiva il Concorso di idee per
la valorizzazione del Vallo di
Diano, di cui sarà elaborata una
sintesi nel prossimo numero.