Viabilità
alternativa alla Strada Statale n.
18 nell’Agro Nocerino-Sarnese
È noto che le
infrastrutture costituiscono un
fattore essenziale ai fini della
localizzazione delle attività
economiche e del potenziamento di
quelle esistenti.
È, altresì,
noto che le carenze infrastrutturali
sono una delle cause del mancato
sviluppo produttivo in ambito
regionale.
Tale carenza è
molto avvertita in un territorio
come quello dell’agro
nocerino-sarnese in cui il sistema
della mobilità appare notevolmente
congestionato, nonostante la
presenza di molte infrastrutture
(Statale 18, Autostrade A3 ed A30,
oltre alle linee ferroviarie), alle
quali la fitta rete delle strade
trasversali non risulta
efficacemente raccordata.
Attualmente gli svincoli sull’A3
si connettono direttamente con la
viabilità più caotica dell’Agro,
mentre quelli della A30 si immettono
in un tessuto di piccole strade
interne, collegate in maniera
disordinata e indifferenziata con i
centri urbani e con gli insediamenti
produttivi.
La congestione
del sistema della mobilità è,
quindi, connessa essenzialmente alla
carenza della rete infrastrutturale
attuale che serve in modo promiscuo
sia i numerosi impianti produttivi
che i centri urbani.
L’infrastruttura
che maggiormente risente di questo
problema è la Strada Statale 18 che
fin dall’antichità –innestandosi
sulla antica strada Nuceria
Alfaterna che collegava Pompei a
Nocera Superiore- ha costituito il
principale asse di collegamento dei
sistemi insediativi dell’agro.
Attualmente l’infrastruttura
serve sia i nuclei urbani dei comuni
di Nocera Superiore, Nocera
Inferiore, Pagani, Angri e Scafati,
caratterizzati da altissima densità
abitativa (circa 1641 ab/Kmq), sia
le numerose industrie, in prevalenza
appartenenti al polo
agro-alimentare.
Di qui l’obiettivo
della Provincia di Salerno,
fortemente condiviso dalle
popolazioni dell’area e dallo
stesso Patto Territoriale, di
attivare la "separazione"
dei flussi veicolari del settore
produttivo da quelli dei centri
urbani, attraverso la realizzazione
di un asse a scorrimento veloce
"alternativo" alla
viabilità statale, destinato ad
accogliere il traffico pesante a
servizio dell’apparato produttivo.
L’infrastruttura
sarà realizzata utilizzando in
prevalenza tratti di viabilità
secondaria esistenti che saranno
adeguati in modo da raggiungere una
sezione minima della carreggiata di
mt 7.50, oltre alle banchine
laterali di mt 1.50 e da alcuni
nuovi tratti di raccordo.
L’infrastruttura
viaria si annovera tra le strade di
IV livello alle quali è associato
un intervallo di velocità di
progetto pari a 80-100 Km/h, entro
il quale devono essere contenute le
velocità di progetto dei vari
elementi di tracciato della strada
(rettifili, curve circolari, curve a
raggio variabili). La lunghezza
complessiva è di circa 22 Km, tra i
comuni di Scafati e Cava de’
Tirreni.
Sono state
ipotizzate anche alcune
"bretelle" di
collegamento, sia con la SS. 10
(loc. Tondi) che con la A/30, capaci
di assicurare piena funzialità ed
efficacia all’intervento e che
saranno compresi tra gli interventi
prioritari della Provincia.
Il progetto è
stato finanziato dalla Regione
Campania nell’ambito dell’Intesa
Istituzionale di Programma
Stato-Regioni-Settore Infrastutture
di trasporto, per 50 miliardi.
Lo schema del
tracciato è stato preliminarmente
sottoposto all’esame dei Comuni
interessati e degli altri soggetti
coinvolti nel procedimento
amministrativo (Soprintendenze,
Autorità di Bacino, Consorzi di
Bonifica, ecc.) e dei consiglieri
provinciali dell’area in due
successivi incontri, l’ultimo dei
quali si è svolto il 14 novembre
2000.
A conclusione dei
lavori i Comuni hanno posto l’accento
sulla necessità di inserire nel
progetto in corso di definizione
anche i tratti di raccordo per cui
si è stabilito che sarà redatto un
progetto complessivo comprendente
sia la nuova infrastruttura
finanziata che la viabilità
laterale di collegamento. I pareri
degli Enti interessati saranno,
quindi, acquisiti sull’intero
intervento e sarà concluso
specifico Accordo di Programma ai
sensi dell’art. 27 della legge
142/1990, per l’approvazione delle
eventuali varianti agli strumenti
urbanistici comunali.
Con il
finanziamento erogato dalla Regione
Campania sarà realizzato
prioritariamente il collegamento
Scafati-Cava, nel suo sviluppo
lineare più breve. Se con la somma
a disposizione non sarà possibile
realizzare la ipotizzata galleria,
si utilizzerà l’esistente
viabilità (c.d. "Rampe di
Chivoli"). In ogni caso le
infrastrutture laterali all’opera
finanziata – munite di efficacia e
fattibilità in virtù del
procedimento già attivato –
saranno inserite con priorità nei
programmi provinciali.
Da quanto fin qui
esposto si evidenzia il ruolo
"strategico" che l’opera
riveste per l’attuazione delle
politiche della Provincia di
Salerno, dei Comuni dell’agro e
degli altri soggetti operanti sul
territorio, tutte convergenti verso
il recupero dei sistemi insediativi,
la valorizzazione delle emergenze
storiche ed ambientali dell’area
ed il potenziamento dei settori
produttivi.
L’infrastruttura
viaria alternativa e la viabilità
di raccordo all’esame della
pre-conferenza dei servizi
rappresenta l’elemento centrale
per la razionalizzazione del sistema
della mobilità dell’agro a
servizio del polo industriale
esistente e per l’attrazione di
nuove iniziative imprenditoriali e
per il recupero delle numerose
industrie dismesse. L’allontanamento
del traffico pesante dalla statale
n. 18 favorirà le azioni di
recupero urbanistico ed ambientale
dei sistemi insediativi e la
valorizzazione delle numerose
emergenze storico-artistiche e
culturali di cui è ricco il
territorio.