Introduzione
L’area dell’Agro
Nocerino-Sarnese presenta un’estensione
di circa 161 Kmq e si identifica con
il territorio amministrativo di
undici comuni della provincia di
Salerno: Nocera Inferiore, Nocera
Superiore, Pagani, Angri, Scafati,
San’Egidio del Monte Albino, San
Marzano sul Sarno, San Valentino
Torio, Sarno, Castel San Giorgio,
Roccapiemonte.
Tale area è
inserita nella più vasta piana del
fiume Sarno in posizione di
"cerniera" tra i poli di
Napoli e Salerno, parzialmente
circondata, a sud-ovest, dalla
catena dei monti Lattari e, a nord
est, dalla catena dei Picentini.
La popolazione
residente è di circa 253.000
abitanti, pari al 24% circa della
popolazione provinciale e con
incrementi demografici che si
attestano, negli ultimi anni,
intorno al 10%; si contano, inoltre,
12934 imprese per un totale di 49800
addetti, costituite prevalentemente
da attività a conduzione familiare
considerato che risulta pari a 3 il
numero medio di addetti per impresa.
Tale area non
presenta ancora caratteri e funzioni
tali da poterla considerare come
sistema urbano di livello intermedio
compresa nel duopolio Napoli
- Salerno risultando
caratterizzato da alti valori di
densità edilizia e di popolazione
legate ad un processo di sviluppo a
volte distorto per effetto del quale
l’assetto urbanistico ed
ambientale del territorio si
presenta alquanto disordinato.
A fronte di tale
situazione, le principali iniziative
per il rilancio dello sviluppo nell’area
sono indirizzate verso la
riqualificazione ed innovazione dell’apparato
produttivo, il recupero integrato
dei sistemi urbani anche attraverso
la valorizzazione dei beni culturali
ed ambientali facendo ricorso, di
sovente, a strumenti di
programmazione negoziata.
In tale ottica si
inquadrano le scelte contenute nel
"Patto per la
reindustrializzazione dell’area
stabiese e vesuviana costiera",
area di sbocco verso il mare dell’Agro
Nocerino – Sarnese indirizzato al
turismo, alla cantieristica ed al
commercio; nel "Patto
territoriale per l’Agro Nocerino
– Sarnese" che associa tutti
gli undici comuni del bacino del
Sarno prima indicati ed è rivolto
prevalentemente alla
riqualificazione dell’industria
agro-alimentare e dell’apparato
produttivo più in generale, dei
centri storici e dei nuclei urbani.
Nei documenti
appena citati assume un ruolo
fondamentale la questione dell’infrastrutturazione
dell’area, in particolare dal
punto di vista della mobilità e dei
trasporti.
Infatti l’Agro
Nocerino – Sarnese risulta servito
da un complesso reticolo di strade
gravanti tutte sullo storico
tracciato della strada Statale (SS)
18 che, in più punti,
"intercetta" l’autostrada
A3 Napoli – Salerno e vi si
connette con un sistema di svincoli
che, paradossalmente, risulta esso
stesso motivo di ingorgo.
La violenta
urbanizzazione avvenuta lungo la SS
18 ha spinto la Provincia di Salerno
ad individuare un asse alternativo
allo storico tracciato, localizzato
tra la A3 e la A30, utilizzando,
dove possibile, tratti di viabilità
esistente in modo da ridurre i
notevoli costi di esproprio e l’impatto
ambientale nel territorio
attraversato.
Per tale motivo
il tracciato della strada
alternativa si innesta sulla SS 18
nei pressi di Cava dei Tirreni e,
verso ovest, in prossimità di
Scafati.
Circa la
realizzazione di tale asse
alternativo, per il quale risultano
già disponibili circa 50 miliardi,
è in avanzata attuazione la
Conferenza di Servizi attivata dalla
Provincia di Salerno per acquisire i
pareri degli Enti territorialmente
competenti alla espressione dei
necessari pareri.
Inoltre, è
opportuno ricordare che nei primi
anni ottanta venne progettata ed è
attualmente in corso di
realizzazione la SS 268 del Vesuvio
con uno svincolo, non ancora
realizzato, che dovrebbe attestarsi
sulla A3 tra i comuni di Scafati ed
Angri.
Tale strada
risulta di notevole interesse per l’Agro
Nocerino – Sarnese in quanto
consente il collegamento diretto con
la viabilità gerarchicamente
superiore (l’autostrada A30) al
servizio dei traffici di
attraversamento che sono
caratterizzati da forte presenza di
mezzi pesanti oltre che di servizio
della fascia vesuviana interna.
In tale quadro la
Società Autostrade Meridionali ha
in fase di realizzazione e di
avanzata programmazione l’ammodernamento
e l’adeguamento della sede
autostradale della A3 Napoli –
Salerno e dei relativi svincoli. In
particolare, sono in avanzato stato
di attuazione lo svincolo e la
barriera di Nocera Inferiore, l’adeguamento
dello svincolo di Cava dei Tirreni e
di quello di Scafati-Pompei nell’ambito
dei lavori di ampliamento a tre
corsie tra i Km 22+400 e 25+300.
Il Piano
finanziario presentato dalla
società Autostrade Meridionali
prevedeva, inoltre, su tale tratto
alcuni interventi subordinati all’approvazione
dello stesso oltre che alla verifica
dei relativi progetti da parte degli
Enti territrialmente competenti e
riguardanti, in sostanza, i nuovi
svincoli di Pagani, di Angri
(località Pagliarone) ed un nuovo
accesso da Nocera Superiore.
L’ammodernamento
e l’adeguamento dell’autostrada
A3 Napoli-Salerno: elementi di
inquadramento
Il Piano generale
dei Trasporti, elaborato ai sensi
della legge n. 245/1984, stabilisce,
nello scenario economico del 2000,
"come assolutamente
indispensabili gli investimenti di
potenziamento e riqualificazione dei
tronchi fondamentali della rete
autostradale" in accordo con le
indicazioni della legge n. 531/1982
e del Piano Decennale di Viabilità
di grande comunicazione.
Pertanto, sulla
base delle conclusioni del Piano
decennale ANAS e nell’ambito del
programma generale degli interventi
previsti in Campania dal Piano
Triennale di Sviluppo Regionale, la
Società Autostrade Meridionali
(SAM), fece predisporre un progetto
preliminare delle opere di
ammodernamento ed adeguamento del
tronco autostradale A3
Napoli-Pompei-Salerno e dei relativi
svincoli.
Tutti gli
interventi attualmente in corso di
progettazione o già cantierizzati
nella Regione Campania, traggono
origine dalle finalità e dalle
indicazioni programmatiche del Piano
Generale dei Trasporti e da quello
omonimo della Regione Campania,
datato 1981, oltre ad essere inclusi
nel Programma di Sviluppo Regionale.
Il tronco dell’autostrada
A3 Napoli – Salerno assolve, nell’ambito
del Piano di Assetto Territoriale
Regionale e del sistema dei
trasporti della pentopoli campana,
al ruolo di asse portante per tutte
le attività in essere nel quadrante
sud orientale dell’Area
metropolitana di Napoli e nell’area
di raccordo di quest’ultima con la
città di Salerno.
L’intervento di
ammodernamento ed adeguamento dell’Autostrada
A3 Napoli – Pompei – Salerno si
configura, pertanto, al di la del
semplice potenziamento di una
infrastruttura ormai satura, come
intervento richiesto e necessario
per un progetto di riequilibrio
regionale.
Le principali
caratteristiche del tracciato
attuale
La piattaforma
autostradale esistente presenta
caratteristiche prettamente urbane
con volumi di traffico superiori ai
valori teorici di saturazione, con
caratteristiche geometriche del
tracciato attuale largamente
insufficienti a soddisfare le reali
esigenze di traffico in
considerazione dei necessari livelli
di servizio che bisognerebbe
assicurare.
A tal proposito,
le principali caratteristiche
geometriche del tracciato attuale
sono espresse di seguito:
a) raggio
planimetrico minimo di circa 250 ml
con valori delle pendenze
longitudinali che raggiungono
massimi del 5-6%;
b) la
sezione trasversale, estesa circa
19.00 ml, è costituita da due
carreggiate unidirezionali ciascuna
composta da due corsie aventi
ciascuna larghezza ml 3.75 con
spartitraffico di ml 1.00;
c) le
banchine laterali esterne presentano
larghezza di ml 1.50 ciascuna, di
cui ml 1.00 pavimentato e ml 0.50 di
ciglio erboso;
d) per la
sosta di emergenza sono previste
piazzole intervallate di circa 500
ml l’una dall’altra;
e) la quasi
totalità degli svincoli presenta
caratteristiche plano-altimetriche
inadeguate; le rampe hanno sviluppi,
dimensioni e raggi planimetrici
molto ridotti con pendenze
longitudinali molto elevate. In
particolare spesso gli svincoli non
sono dotati di piste di
accelerazione e di decelerazione,
ovvero zone di accumulo sufficienti
per evitare, in relazione ai citati
valori estremamente elevati di
volumi di traffico, la formazione di
code con conseguente scadimento del
livello di sicurezza e di esercizio
dell’infrastruttura.
Gli interventi
previsti nel tratto Scafati-Salerno
Il progetto
generale degli interventi, datato
giugno 1999, è stato redatto sulla
base di uno studio di traffico che
ha preso in esame come area di
interesse quella composta dai 24
bacini di traffico dell’area
metropolitana di Napoli definiti
dalla Regione Campania in occasione
del Piano Regionale dei Trasporti;
complessivamente i 24 bacini
comprendono 107 Comuni di cui 82 in
provincia di Napoli, 15 in quella di
Caserta e 10 in quella di Salerno.
In particolare
nell’ambito del territorio della
provincia di Salerno, costituito dal
tratto Scafati-Salerno (dal Km
25+680 al Km 52+500), gli interventi
da realizzare risultano così
sintetizzabili:
a) miglioramento
rampe svincolo di Scafati;
b) nuovo
svincolo di Angri al Km 31+800;
c) nuovo
svincolo di Pagani;
d) sistemazione
della collina San Pantaleone con la
realizzazione di una galleria
artificiale dal Km 35+050 al Km
35+280;
e) ammodernamento
dell’attuale svincolo di Nocera
Inferiore al Km 36+800 mediante un
significativo intervento progettuale
che prevede l’inserimento della
Barriera Terminale per il controllo
del traffico e la contestuale
soppressione della Barriera di
Salerno;
f) realizzazione
nuovo accesso da Nocera Superiore;
g) adeguamento
e miglioramento dell’esistente
svincolo di Cava dei Tirreni.
L’adeguamento
della A3 nella proposta di PRUSST
inerente interventi di adeguamento
funzionale, riqualificazione e
completamento della viabilità
territoriale dell’Agro
Nocerino-Sarnese
In data 3/08/1999
veniva siglato un protocollo
preliminare d’intesa tra vari Enti1
avente ad oggetto "Interventi
di adeguamento funzionale,
riqualificazione e completamento
della viabilità territoriale dell’Agro
Nocerino Sarnese",
comprendente:
a) lavori di
ammodernamento ed adeguamento della
sede autostradale e dei relativi
svincoli sulla A3 Napoli-Salerno;
b) innesto
SS 268 "del Vesuvio"sul
tracciato della A3 e sulla
viabilità locale;
c) variante
alla SS 18 ed innesti sulla
viabilità locale;
d) adeguamento
della viabilità locale di
collegamento tra i comuni a nord (Sarno,
San Valentino Torio, San Marzano,
Castel San Giorgio, Roccapiemonte),
gli svincoli sulla A30 e la nuova
strada in variante alla SS 18.
Il Protocollo
Preliminare di Intesa, nel delineare
un quadro articolato di nuovi
interventi e di adeguamento o di
completamento di infrastrutture
esistenti era finalizzato a definire
un assetto definitivo per migliorare
l’accessibilità e la circolazione
nell’area dell’Agro
Nocerino-Sarnese, per il rilancio
dell’economia ed il consolidamento
dei processi di integrazione sociale
e territoriale.
Obiettivi erano,
quindi, l’integrazione tra i
sistemi locali, il miglioramento
della funzione della viabilità al
servizio dei territori, la riduzione
del costo del trasporto
contribuendo, nel contempo, al
recupero della vivibilità.
Per raggiungere
tali obiettivi nel Protocollo
Preliminare di Intesa venivano
indicate anche altre opere ritenute
indispensabili per la realizzazione
di un organico sistema viario a
servizio dell’Agro, quali:
– la
connessione diretta tra l’Autostrada
A30 Caserta-Salerno e la A3
Napoli-Pompei – Salerno,
rispettivamente in concessione ad
Autostrade Spa ed alla sua
controllata Autostrade Meridionali
Spa, per garantire il collegamento
dei Comuni della fascia costiera e
dell’Agro con i Comuni della
fascia pedemontana appenninica e le
grandi vie sovraregionali;
– il
potenziamento e la riorganizzazione
del nodo di Mercato San Severino, in
funzione dell’aggiramento della
città di Salerno oltre che per il
traffico commerciale e turistico da
e verso la Calabria ed, in genere,
le Regioni più a sud.
In termini di
modalità operative nel Protocollo
si chiariva che la Regione, la
Provincia ed i Comuni interessati,
per le rispettive competenze, si
sarebbero attivati, tra l’altro,
per l’espletamento delle procedure
finalizzate all’approvazione dei
progetti e all’acquisizione delle
risorse finanziarie.
Le società
Autostrade Spa ed Autostrade
Meridionali Spa, si impegnavano alla
realizzazione delle opere di
competenza oltre alla effettuazione
di studi e progettazioni necessarie
per la realizzazione delle stesse,
rendendo disponibili le risorse
finanziarie già stanziate e
cantierabili i progetti.
L’Anas, infine,
si impegnava alla esecuzione delle
opere di propria competenza che
risultavano già finanziate ed
approvate.
Gli esiti della
Conferenza dei Servizi avente ad
oggetto "Autostrada A3:
ammodernamento ed adeguamento della
sede autostradale e relativi
svincoli – nuovo svincolo di Angri
(loc. Pagliarone) e di Pagani
In attuazione del
programma di ulteriore adeguamento
della A3 che, come già indicato,
avrebbe potuto prevedere anche la
realizzazione di ulteriori svincoli,
ai sensi dell’art. 81 del DPR
616/1977, il Provveditorato alle
Opere Pubbliche della Regione
Campania ha in corso di definizione
la Conferenza di Servizi tesa all’accertamento
di conformità dei nuovi svincoli
citati (Angri - località
Pagliarone - e Pagani) con gli
Enti territorialmente competenti2.
Dopo una serie di
incontri, in sede di Conferenza di
Servizi, nei quali i rappresentanti
dei comuni hanno richiesto
modificazioni alle caratteristiche
degli svincoli progettati dalla SAM
contemplando una serie di interventi
che rendessero compatibile la
presenza degli svincoli stessi con
la viabilità ordinaria, si è
registrata una fase di stasi ed
incertezza nei lavori della
Conferenza conseguenti anche alla
espressione di pareri sfavorevoli da
parte delle amministrazioni comunali
al progetto, quale quello espresso
dal Consiglio Comunale di Pagani
nell’Ottobre del 2000 che sembrano
prefigurare, come unico intervento a
farsi, la realizzazione del nuovo
svincolo di Angri, ridimensionando,
in parte, il complesso ed articolato
scenario di progetto prefigurato nel
citato Protocollo Preliminare di
Intesa.
1
Gli Enti
citati nel Protocollo Preliminare d’Intesa
erano il Comune di Angri, quale
soggetto promotore, la Provincia di
Salerno, L’ANAS, la Società
Autostrade Spa (SAS), la Società
Autostrade Meridionali Spa (SAM), la
Società Patto Territoriale per l’occupazione
nell’Agro Nocerino Sarnese ed i
Comuni di Scafati, San Marzano,
Sarno, San Valentino Torio, Sant’Egidio
Montalbino, Pagani, Nocera
Inferiore, Castel San Giorgio,
Roccapiemonte, Nocera Superiore e S.
Antonio Abate.
2
Partecipano alla citata Conferenza
di Servizi, tenutasi in data
18/7/2000 e 22/9/2000, i
rappresentanti del Provveditorato
alle Opere Pubbliche della Regione
Campania, la Regione Campania – settori
Urbanistica, Geotecnica e difesa del
suolo, Beni Ambientali e Tutela dell’Ambiente,
Autorità di Bacino del Sarno –,
la Provincia di Salerno, la Società
Autostrade Meridionali, l’ANAS, le
Soprintendenze Beni Ambientali e
Archeologici, i comuni di Angri, S.
Egidio del Monte Albino e Pagani.