Numero 4 - 2001

 

la normativa regionale 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Condono edilizio alla svolta conclusiva


Roberto Gerundo


 

Nel luglio 2001, il Presidente della giunta regionale della Campania ed il Soprintendente ai beni ambientali ed architettonici di Napoli e Provincia hanno sottoscritto il protocollo d’intesa per il coordinamento delle funzioni in materia di sanatoria degli interventi edilizi abusivi realizzati in aree soggette a vincolo paesistico-ambientale nella Provincia di Napoli

 

 

 

 

 

Nel mese di luglio 2001, tra Regione Campania e Soprintendenza ai beni ambientali ed architettonici di Napoli e Provincia, è stato sottoscritto il protocollo d’intesa per il coordinamento delle funzioni in materia di sanatoria degli interventi edilizi abusivi realizzati in aree soggette a vincolo paesistico-ambientale nella Provincia di Napoli.

La suddetta intesa poggia sulla consapevolezza che, in tema di abusivismo edilizio, è interesse primario della Soprintendenza che la sanabilità degli interventi abusivi realizzati nelle aree sottoposte a vincolo paesaggistico-ambientale sia subordinata all’esecuzione di opere di riqualificazione ritenute idonee a consentire o a migliorare l’inserimento dei manufatti abusivi nei contesti tutelati.

La stessa Regione Campania intravede la necessità di procedere al coordinamento delle attività di rispettiva competenza, anche mediante la successiva formulazione, attraverso intese integrative, di prescrizioni di dettaglio vincolanti le singole amministrazioni comunali, al fine di assicurare la compatibilità degli interventi edilizi abusivi con il contesto ambientale circostante, l’adeguamento degli stessi interventi alle esigenze di tutela del vincolo, nonchè una rapida definizione dei procedimenti di sanatoria ex articolo 32 della legge 28 febbraio 1985, n. 47.

Alla luce dell’intesa, il rilascio della concessione edilizia in sanatoria delle opere eseguite su aree sottoposte a vincolo paesistico-ambientale è subordinato alla presentazione, all’amministrazione comunale, su richiesta di quest’ultima e laddove sia ritenuto necessario, di un progetto di completamento e/o riqualificazione dell’intervento abusivo.

Tale progetto dovrà essere conforme alle direttive e prescrizioni tecniche, definite dalla soprintendenza d’intesa con la regione, mediante l’individuazione di criteri omogenei rapportati agli specifici valori paesistico-ambientali delle aree sottoposte a vincolo.

Le disposizioni contenute nel protocollo d’intesa, ivi comprese le direttive e le prescrizioni tecniche contenute in allegato, sono applicabili anche agli interventi di completamento di cui all’articolo 35 della legge 28 febbraio 1985, n. 47.

I comuni ricompresi nell’ambito di applicazione dei Ptp dei comuni vesuviani e dell’isola di Ischia, approvati con Dm 28 dicembre 1998 e Dm 8 febbraio 1999, possono provvedere, per le aree anche vaste in cui sia stato rilevato e riconosciuto l’addensamento degli interventi edilizi abusivamente eseguiti, alla redazione di appositi strumenti programmatori, ovvero alla elaborazione di intese ed accordi istituzionali, nel rispetto dei principi generali contenuti nel presente protocollo, potendo ricorrere anche a speciali forme di collaborazione ai sensi dell’articolo 150, terzo comma, del DLgs 29 ottobre 1999, n. 490.

 

 

 

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