individua:
– le zone da sottoporre a particolare disciplina ai
fini della tutela delle risorse primarie, della difesa del suolo dal
dissesto idrogeologico, della prevenzione e difesa dall’inquinamento
- le zone a prevalente destinazione industriale e
turistica, nonché quelle la cui vocazione ed utilizzazione agricola debba
essere tutelata e valorizzata
le zone di rilevante interesse paesaggistico,
architettonico, urbanistico-ambientale e archeologico, da sottoporre a
norme dirette a conservare e porre in valore gli elementi determinanti il
suddetto interesse
- le aree necessarie a realizzare infrastrutture e servizi
di rilevanza sovracomunale
- le norme, individuate per ciascuna provincia, cui devono
attenersi i comuni nella redazione dei piani di loro competenza